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Tutti i benefici delle peto-passeggiate, le camminate anti-flatulenza di tendenza su Instagram: ecco a cosa servono e come funzionano

Tutto è partito dalla pagina Instagram “Heimi.saluteeprevenzione”, gestita da un gruppo di giovani professionisti dell’ambito medico/sanitario che hanno fondato una cooperativa sociale e si occupano di fare divulgazione e prevenzione sui social. Loro sono Camilla (medico), Gianluca David (medico), Alice (assistente sociale), Francesca (biologa nutrizionista) e Pietro (fisioterapista) e contano ad oggi 914mila follower. Ecco, nei giorni scorsi hanno pubblicato un video in cui decantano i pregi delle “peto-passeggiate” dopo i pasti e il “reel” è diventato subito virale, superando quota 3,5 milioni di visualizzazioni. Ma di cosa parla questo video? Dei benefici di fare delle passeggiate di 10-15 minuti dopo i pasti. Prima di tutto, spiegano, si facilita il passaggio dell’aria, eliminando gli sgradevoli gonfiori intestinali; poi si prevengono reflusso e costipazione e, con la costanza, anche il diabete e le malattie cardiovascolari. Cosa c’è di vero in tutte queste affermazioni? Partiamo dalla prima, quella che riguarda le flatulenze.

Passeggiate amiche dell’intestino
Quello delle flatulenze è un tema che fa sorridere e suscita ilarità, ma ha indubbiamente la sua importanza, come sa chiunque si sia trovato con il mal di pancia da gonfiore. Di fatto, anche la scienza si occupa di questo argomento. Per esempio uno studio del 2021, condotto su individui sani, ha voluto paragonare gli effetti di una breve passeggiata dopo i pasti e quelli dei farmaci procinetici usati in caso di stipsi persistente, reflusso gastroesofageo e problemi digestivi. Gli autori concludono che l’attività fisica può essere efficace per alleviare il gonfiore addominale, tanto più che non richiede particolari equipaggiamenti e può essere eseguita facilmente da chiunque. Ma attenzione, non necessariamente la cosa funzioni per tutti, avverte la dott.ssa Carla Vecchi, medico omeopata e autrice del libro Ricette per un intestino felice (Terra Nuova). “Passeggiare dopo i pasti aiuta, ma non è detto che rimedi al problema. Le cause del gonfiore possono essere svariate: per esempio disbiosi intestinale, iperfermentazione o iperputrefazione, a seconda che si assumano più zuccheri o più proteine. Può influire anche il fatto di soffrire di nervosismo”. Insomma, si ha un bel camminare, ma se non si corregge la dieta e non si interviene sugli stati di animo i risultati sono scarsi.

Per contro, un’attività fisica intensa e prolungata, a livello atletico, associata allo stress emotivo e alle condizioni ambientali durante le gare, può favorire dei disturbi intestinali. Anche uno spuntino a base di carboidrati prima dello sforzo può essere controproducente in certi casi, soprattutto con i così detti FODMAP, che in alcuni individui inducono flatulenze. Sempre restando in tema intestino, passiamo alla questione della stitichezza. Anche qui conta molto l’esercizio fisico, grande alleato della peristalsi (la motilità intestinale): per intenderci, per smuovere le feci bisogna muoversi! Ma non basta: occorre anche mangiare le fibre, presenti nei vegetali (cereali integrali, legumi e verdure). Solo così la flora intestinale fa il suo dovere, altrimenti si impigrisce.

Reflusso gastroesofageo
Questa fastidiosa problematica, consistente nella risalita dei succhi gastrici nell’esofago e in conseguenti bruciore, acidità, senso di amaro in bocca, è da prendere sul serio: con il tempo può degenerare in tumori. Ma se una passeggiatina dopo i pasti favorisce la digestione, non è sufficiente per risolvere il reflusso. Come per i disturbi intestinali, la causa è spesso da ricercarsi nella dieta sbagliata e nel sovrappeso. Fare due passi è sempre meglio che restare seduti sul divano, ma ci vuole anche altro. “Va benissimo la passeggiatina, soprattutto dopo la cena. Ma ancora di più contano gli orari e le quantità”, avverte la dott.ssa Vecchi. Ciò significa dare la preferenza a un pasto leggero (la famosa “cena da povero”), preferibilmente prima delle 20. E poi via a camminare un po’, concilia anche il sonno.

Diabete e malattie di cuore
La scienza non ha dubbi: fare regolarmente attività fisica aiuta a evitare il sovrappeso, a mantenere bassa la pressione arteriosa, il colesterolo e la glicemia, insomma a prevenire il diabete di tipo 2 e le cardiopatie. Per inciso i benefici non finiscono qui: assorbimento della vitamina D, lotta alla depressione, miglioramento della respirazione e del benessere articolare e molto altro ancora. Ma non basta una passeggiatina post-prandiale, ci vogliono costanza e impegno: il movimento deve essere più strutturato ed effettuato lontano dai pasti, con regolarità.

Socialità?
In sostanza, il video non offre informazioni eclatanti, ma ha il pregio di attirare l’attenzione sul valore di un’attività moderata, certamente da non sottovalutare. Resta però un dubbio sull’ultimo beneficio dichiarato: la socialità. Siamo sicuri che non sia bene restare in solitaria, visto l’effetto sulle flatulenze?

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