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Non solo “Giorgia”: da “Ultimo” a “Pavone” fino al record dei “detto” di Tamajo. Tutti i soprannomi dei candidati alle europee

Quello di Giorgia Meloni detta “Giorgia” è il caso che ha fatto più discutere. Più che un soprannome è questo l’escamotage trovato dalla presidente del Consiglio che pochi giorni fa ha dato le indicazioni di voto ai suoi elettori: “Scrivete solo Giorgia”. Ma oltre alla leader di Fratelli d’Italia sono tanti i candidati in corsa alle prossime elezioni europee che, al momento della presentazione delle liste, hanno comunicato lo pseudonimo che adesso comparirà nei manifesti elettorali.

Tra “detti” più noti c’è, ad esempio, l’ex sindaca di Milano Letizia Maria Brichetto Arnaboldi detta “Letizia Moratti” candidata con Forza Italia nel Nord ovest o Domenico Lucano detto “Mimmo” in corsa con Alleanza Verdi-Sinistra. Scorrendo i nomi dei candidati spunta Alessandro Cecchi Paone detto “Cecchi” e detto “Pavone” nella lista Stati Uniti d’Europa, come Alessio D’Amato detto “Damato” candidato con Azione fino a Sergio De Caprio detto “Capitano Ultimo” detto “Capitano” detto “Ultimo” nella lista Libertà di Cateno De Luca. Fino ad arrivare al record dei “detto” conquistato dall’attuale assessore regionale in Sicilia Edmondo Tamajo – candidato nella circoscrizione Isole con Forza Italia – che si presenta con ben 5 soprannomi: detto “Tamaio” detto “Di Maio” detto “Edy” detto “Edi” detto “Eddy“. C’è poi chi sceglie il cognome del marito come Alessandrina Lonardo Mastella detta “Sandra Mastella“, che anche sui manifesti elettorali utilizza il nome del consorte ex ministro Clemente Mastella.

Nelle liste di Fdi compaiono anche: Stefano Cavedagna detto “Cavedania”, Piergiacomo Sibiano detto “Piga”, Salvatore Deidda detto “Sasso”, Massimiliano Giammusso detto “Massi” detto “Musso” e Giuseppa Savarino detta “Giusi”. In quelle di Forza Italia spiccano: Rossella Chiusaroli detta “Ros”, Antonio Cenini detto “Cenno”, Fulvio Martusciello detto “Fulvio”, Francesca Salatiello detta “Fra” e Margherita La Rocca Ruvolo detta “Rita”. In Alleanza Verdi-Sinistra c’è Suad Omar Sheikh Esahaq detta “Su”, Giuliana Fiertler detta “Firtler”. Passando ai candidati di Stati Uniti d’Europa ci sono: Raffaella Paita detta “Lella”, Muharem Saljihu detto “Marco”, Kateryna Shmorhav detta “Katya”, Giovanni Domenico Caiazza detto “Giandomenico Caiazza”, Gerardo Stefanelli detto “Stefano”. Azione di Carlo Calenda schiera: Gianni Palazzolo detto “Giangiacomo”, Mariapia Abbraccio detta “Mapy”, Alessandro Tommasi detto “Sandro”, Caterina Avanza detta “Caterina” detta “Cate”, il magistrato Cuno Jakob Tarfusser detto “Cuno” e Paul Kollensperger detto “Paul”.

Nel Movimento 5 stelle la candidata Giusy Esposito diventa anche “Giusi”, Daniela Gobbo è detta “Daniela Varedo”. Nel Partito democratico spicca la segretaria, Elena Ethel Schlein detta “Elly“, ma ci sono anche: Brando Maria Benifei detto “Brando” detto “Bonifei”, Marco Pacciotti detto “Paciotti” detto “Marco”, Giuseppina Picierno detta “Pina”, Giuseppe Lupo detto “Peppino”. Nella Lega compaiono, tra gli altri, Susanna Ceccardi detta “Susanna” detta “Susi”, e Claudio Borghi detto “Borghi Aquilini”.

L’articolo Non solo “Giorgia”: da “Ultimo” a “Pavone” fino al record dei “detto” di Tamajo. Tutti i soprannomi dei candidati alle europee proviene da Il Fatto Quotidiano.

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