La più eclatante è stata quella di Dmytro Kuleba al vertice della diplomazia. Ma il rimpasto di governo in corso in Ucraina va ben oltre il ministero degli Esteri. “Oggi abbiamo bisogno di nuove energie – ha detto Volodymyr Zelensky – e questi passi sono legati al rafforzamento del nostro Stato in diverse direzioni. La politica internazionale e la diplomazia non fanno eccezione”. Il secondo avvicendemento più importante tra quelli trapelati ieri, tuttavia, ha subito un primo stop: il Parlamento ha respinto le dimissioni di Iryna Vereshchuk, vice primo ministro e ministro per il Reinserimento dei territori temporaneamente occupati: solo 214 parlamentari sui 226 richiesti, riporta Ukrinform, hanno votato a favore del passo indietro da lei stessa annunciato ieri sera.
Le votazioni alla Verkhovna Rada sono in corso, intanto i media ucraini pubblicano articoli sugli avvicendamenti in corso. Secondo Rbc Ukraine, alla guida degli Esteri Kuleba sarà sostituito dal suo vice Andrii Sybigu e potrebbe diventare ambasciatore ucraino a Bruxelles. Il vice capo dell’ufficio del presidente Mykola Tochytskyi sarà nominato ministro della Cultura e della politica dell’informazione. Al posto del titolare delle Industrie strategiche Oleksandr Kamyshin verrà nominato uno dei suoi vice, molto probabilmente Serhiy Boyev, ma circola anche il nome di Herman Smetanin, attuale capo di Ukroboronprom, società pubblica controllata dal Gabinetto dei ministri che riunisce numerose imprese del settore della Difesa.
Olga Stefanishyna assumerà la carica di ministro della Giustizia al posto di Denys Malyusyka, ma manterrà la carica di vice primo ministro per l’Integrazione europea ed euro-atlantica. Svitlana Grynchuk, attuale viceministro dell’Energia, sarà nominata al posto di Ruslan Strilets, ministro dell’Ecologia. La poltrona vacante del capo del Ministero delle politiche agrarie, invece, sarà assunta dal capo del Fondo del demanio, Vitaly Koval, e Matviy Bidny dirigerà il ministero dello Sport.
Non vi è certezza su chi ricoprirà le cariche di capo del ministero delle Regioni e del ministero delle Infrastrutture, né se questi due ministeri esisteranno separatamente o saranno uniti come prima. Per ora l’opzione prioritaria è la nomina di Oleksiy Kuleba, vice capo dell’ufficio del presidente, a capo del ministero delle Regioni. In ogni caso, secondo le fonti, il primo ministro Denys Shmyhal manterrà la poltrona.
Da lunedì, poi, sono in corso altri licenziamenti di alto profilo. Il 30 agosto, il presidente Volodymyr Kudrytskyi, era stato destituito con la maggioranza dei voti del consiglio di sorveglianza di “Ukrenergo” società energetica nazionale, con l’accusa di “mancata attuazione” degli ordini arrivati da Kiev e “di una scarsa protezione delle strutture” dell’azienda dagli attacchi russi. La formulazione ufficiale è facoltativa. Il membro del consiglio Oleksiy Brecht gestirà temporaneamente l’azienda. Due membri indipendenti del consiglio di sorveglianza, Daniel Dobbeni e Peder Andreasen, hanno protestato riferendo che la decisione è stata “politica”.
E’ stato licenziato anche Gizo Uglav il primo vicedirettore del Nabu, l’ufficio nazionale anticorruzione con l’accusa di aver violato il giuramento di funzionario pubblico e il codice deontologico.
L’articolo Ucraina, c’è il rimpasto: Kuleba, ministro degli Esteri, verso Bruxelles. Zelensky: “Energie nuove”. Il Parlamento boccia l’addio di Vereshchuk proviene da Il Fatto Quotidiano.