È stata una segnalazione di alcuni giovani sportivi erano affetti da tumori che in letteratura scientifica sono collegati all’uso di anabolizzanti. a far scattare l’inchiesta che oggi ha portato all’esecuzione di sette ordinanze di custodia cautelare e al sequestro più di duemila confezioni di anabolizzanti che, una volta venduti, avrebbero fruttato 100mila euro. L’operazione dei carabinieri del Nas di Trento ha riguardato Roma, Milano e Bolzano.
Gli inquirenti hanno scoperto che a gestire il traffico era un bodybuilder e personal trainer di una palestra che, attraverso il fermo posta di una importante catena di spedizioni di Roma, acquistava e rivendeva le sostanze anabolizzanti. Su disposizione della magistratura, i carabinieri hanno eseguito 20 perquisizioni nelle abitazioni degli arrestati e all’interno delle palestre in cui lavorava il gestore del traffico. Secondo quanto riferito dagli inquirenti, gli ordinativi mensili si aggirano attorno alle 250 confezioni che avrebbero fruttato al personal trainer un introito di circa 55mila euro.
L’articolo Tumori dopo uso anabolizzanti, inchiesta del Nas di Trento: sette arresti tra Roma, Milano e Bolzano proviene da Il Fatto Quotidiano.