Circa 7.000 segnalazioni telefoniche ricevute di cui circa 2.500 dall’inizio della campagna. Sono “positivi”, secondo i carabinieri, i primi risultati della campagna nazionale contro le truffe agli anziani, lanciata dall’Arma il 10 luglio 2024. Il video, divenuto in poco tempo virale, ha consentito all’Arma di “entrare nelle case degli italiani” per fornire rassicurazione sociale, vicinanza e rafforzare ulteriormente il secolare rapporto di fiducia tra l’Istituzione ed il cittadino. Le segnalazioni hanno consentito da inizio anno di denunciare oltre 40.000 persone per truffe o frodi informatiche e trarre in arresto oltre 1.400 persone.
Tra i raggiri messi in atto dai criminali risulta diffusa la “truffa del finto Carabiniere”. Spacciandosi al telefono per personale o collaboratori dell’Arma i malfattori ingannano anziani, costretti a consegnare denaro e oggetti preziosi. Per questa tipologia di truffa da inizio anno sono state arrestate circa 200 persone e ne sono state denunciate quasi 3.000.
Il modus operandi diffuso in tutta Italia presenta modalità analoghe su tutto il territorio. Le vittime sono scelte a caso, con telefonate randomiche e poi contattate dai finti militari dell’Arma. I truffatori raggirano gli anziani inventando presunti sinistri stradali subiti da congiunti: figli, nipoti, convincendoli a sborsare somme di denaro, ma anche gioielli e orologi per ottenere la scarcerazione dei parenti. Oppure presentandosi direttamente a casa delle vittime con distintivi contraffatti, indossando cappelli da baseball o pettorine con la scritta “Carabinieri” per estorcere, anche armati, soldi in contanti e oggetti in oro approfittando del loro stato di solitudine.
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