Il quinto set toglie, il quinto set dà. Ha respinto la semifinale di Jannik Sinner, ma non quella di un altro italiano. Un fantastico, clamoroso Lorenzo Musetti non smette di stupire a Wimbledon. Dopo il suo primo quarto di finale Slam in carriera alza la posta, conquistando la sua prima semifinale. Lo fa alla fine di una partita giocata in maniera incredibile e vinta contro lo statunitense Taylor Fritz (numero 12 del mondo) con il punteggio di 3-6 7-6 6-2 3-6 6-1. Diventa l’undicesimo azzurro nella storia a raggiungere una semifinale in un torneo del Grande Slam, il quarto a farlo a Wimbledon, dopo Nicola Pietrangeli, Matteo Berrettini e proprio Sinner. Un traguardo assolutamente inatteso alla vigilia, che regala al 22enne carrarino l’avversario più duro e al tempo stesso prestigioso: Novak Djokovic. Per Fritz invece è una delusione cocente dopo il grande successo negli ottavi contro Alexander Zverev. Il californiano sbatte per la quarta volta sul muro dei quarti, la seconda qui ai Championships.
Quella di Lorenzo Musetti è stata una prestazione scintillante, da rimanere a bocca aperta, per qualità, continuità e soprattutto tenuta mentale. Poteva crollare dopo il primo set perso, l’immediato break subito nel secondo, il contro-break concesso quando chiamato a chiudere lo stesso parziale. Più forte anche delle occasioni sprecate nel quarto set e del ritorno d’orgoglio di Fritz che sembrava aver cambiato il vento della sfida. L’atteggiamento è sempre stato quello più positivo, propositivo, aggressivo possibile. Tatticamente perfetto nell’irretire, con le sue accelerazioni e le variazioni, un Fritz incapace di trovare soluzione adeguate. Una grandissima prova di maturità per la miglior partita giocata in carriera. Nel torneo più grande dello sport con la racchetta Lorenzo Musetti ha messo in mostra tutto il suo sconfinato talento. Forse questo mercoledì 10 luglio 2024 è la data d’inizio di un nuovo capitolo, tutto da scoprire. Sicuramente è cambiata la classifica dell’azzurro, e di tanto. Questa semifinale proietta Musetti alla posizione numero 16 del mondo, a un passo dal suo best ranking. Nella Race invece è addirittura al quattordicesimo posto.
Primo set – Musetti approccia il match con grande personalità e arriva a giocarsi due volte la palla break, sprecandole entrambe. Alla fine Fritz tiene il servizio dopo ben sei minuti. Un quarto d’ora di superiorità azzurra che si chiude con il break dello statunitense, un po’ a sorpresa, arrivato grazie a una risposta profonda: 3-1. L’allungo subito disunisce Musetti, costretto a salvare un’altra palla break poco dopo. Fritz sbaglia con il diritto e l’azzurro si mantiene in scia. Ma per il recupero è tardi. Ace dello statunitense sul primo set-point e 6-3.
Secondo set – Condizionato dall’esito del set appena perso, Musetti riparte con discontinuità. Lo statunitense ha così subito una chance per rompere l’equilibrio, ma qui l’azzurro ritrova aggressività e annulla con un ottimo diritto. Prende coraggio Fritz e si guadagna un’altra palla break, questa a segno. Musetti non contiene la risposta e sparacchia il diritto in corridoio. La reazione però arriva e si concretizza con l’immediato contro-break. Due errori gravi di Fritz rimettono tutto in pari. Sul 2-2 il carrarino deve chiedere ancora l’aiuto del servizio per salvare l’ennesima chance del californiano, prima di tenere il servizio con fatica. La maggiore solidità e varietà nei colpi si trasformano nel break. Il colpo di Fritz è lungo e Musetti può chiudere il set. O meglio, potrebbe chiudere il set, perché il contro-break è immediato e per di più a zero: 5-4. Contraccolpi? Nessuno. L’azzurro arriva al set-point, annullato dal servizio dello statunitense. È l’ultimo sussulto prima del tie-break. Un fantastico rovescio lungolinea di Musetti vale il mini-break e molto di più. Si, perché l’azzurro mantiene il vantaggio, fino a spingersi sul 6-3. Altre tre chance per chiudere il parziale. Le prime due se ne vanno con rovescio sulla linea di Fritz e un diritto in corridoio del carrarino, ma sulla terza la risposta del numero 12 del mondo termina sotto al nastro: 7-6 Musetti.
Terzo set – Come spesso accade le scorie di un set appena finito si ripercuotono sull’inizio di quello immediatamente successivo. Lungolinea di rovescio, volée difficile di Fritz e passante in contropiede di Musetti: break, 1-0. La confusione prende sempre più il controllo nelle scelte dello statunitense, irretito dai back del giovane italiano. Tutto si traduce in uno 0-40 sul 3-1, nel diritto fuori campo di Fritz, nel doppio break di vantaggio. L’inerzia è chiara e Musetti questa volta non ha tentennamenti quando è chiamato a chiudere sul 5-2. 40-15, due set-point. Il primo è quello giusto. Il diritto di Fritz è lungo: 6-2.
Quarto set – Fritz è chiamato a una scossa e questa arriva subito, sul 2-1. Risposta aggressiva e palla break. Musetti disinnesca tutto con un pallonetto fantastico sulla riga. Nel game successivo anche l’azzurro si costruisce delle chance, per la precisione quattro. Lo statunitense salva tutto con grande coraggio: rovescio, ace, smash e diritto. Le occasioni si alternano, e così eccone altre due per Fritz sul 4-3. È la seconda quella giusta. Scappa il diritto di Musetti. All’improvviso il vento è cambiato di nuovo e si va al quinto con un diritto preciso dello statunitense: 6-3.
Quinto set – Musetti stringe i denti, soffre nel suo primo turno di servizio senza concedere palle break e poi rompe subito l’inerzia nel parziale decisivo. Accelerazioni, back, smorzata. Alla fine è un dritto meraviglioso a spezzare la resistenza di Fritz alla prima chance: 2-0. È un colpo durissimo per lo statunitense, mentre Musetti vola di nuovo sul campo. Sul 3-0 ci sono altre due occasioni. Basta la prima, con un morbido back in campo aperto. Doppio break, 4-0. Un dominio totale nel set decisivo che trova la sua fine con una risposta lungo di Fritz: 6-1.
L’articolo Lorenzo Musetti in semifinale Wimbledon: ora c’è una tenuta mentale al servizio del suo immenso talento proviene da Il Fatto Quotidiano.