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Dolomiti Superski, record all’Immaccolata: 102.000 skipass

Se il buongiorno si vede dal mattino la stagione di Dolomiti Superski sarà di quelle da ricordare. Le prime avvisaglie positive c’erano state nei mesi estivi, come si apprende da MilanoFinanza. I numeri di Dolomiti Supersummer, l’offerta che comprende le attività sia per sportivi sia per chi ama passeggiare in alta montagna, sono stati nettamente superiori a quelli del periodo giugno-agosto del 2021.

Le vendite di Dolomiti Supersummer Card, la tessera che permette di accedere a circa 100 impianti di risalita del comprensorio Dolomiti Superski, nel 2022 sono state superiori del 28% a quelle dell’estate precedente, i passaggi sono aumentati del 12% e i primi ingressi dell’8%.

Le perplessità riguardavano l’inverno, visto che il caldo estivo si era protratto fino a ottobre e c’era qualcuno che prevedeva i mesi freddi con poca neve. In realtà la neve è arrivata e con lei i record. Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza il giorno dell’immacolata, l’8 dicembre, il consorzio Dolomiti Superski ha registrato 102.000 skipass, superando il picco che era stato fatto segnare nel 2005 di 94.000 skipass.

Immaginando un prezzo medio (tra abbonamenti stagionali e prezzi pieni) intorno a 50 euro, il dato record implica ricavi intorno a 5 milioni in un singolo giorno. Per fare paragoni con gli anni recenti, nel 2021 l’8 dicembre era stata una giornata segnata dal maltempo e il consorzio aveva registrato 36.000 skipass, mentre il dato del 2019 si era fermato a 68.000.

Nel complesso, solo il ponte dell’immacolata del 2022 ha fatto segnare 300.000 presenze e 3,2 milioni di passaggi, numeri che peraltro scontano l’assenza del mercato russo, che a regime pesava per circa il 3% delle presenze ma caratterizzato da un alto potere di spesa.

Dolomiti Superski, guidata dal presidente Andrea Varallo, è un super consorzio che riunisce altri 12 consorzi per un totale di 130 società coinvolte e permette di sciare con lo stesso skipass dalla Val di Fiemme fino a Cortina, con molti collegamenti tra gli impianti. Per il territorio, di fatto, l’attività del consorzio è vitale. Una recente ricerca ha stimato che per ogni euro speso in skipass se ne generano fino a 8 nell’indotto. Nelle migliori stagioni, in passato, Dolomiti Superski ha chiuso i bilanci con ricavi per 400 milioni, cifra che se tutto va bene potrebbe essere addirittura superata nel maggio 2023, anche se ovviamente il clou della stagione deve ancora arrivare. Potenzialmente, anche solo immaginando 400 milioni di ricavi, questa cifra può tradursi in 3,2 miliardi di valore per il territorio delle Dolomiti. Tutto questo calcolando anche gli investimenti straordinari continui.

In passato le spese straordinarie (per nuovi impianti e servizi) ammontavano a circa 100 milioni all’anno, che nello scorso esercizio sono scesi a circa 65 milioni. Il prossimo budget si deciderà il prossimo marzo e andrà calcolato anche in base ai costi cresciuti.