“Noi stiamo investendo 9 miliardi di euro sulla rete, tre miliardi e mezzo sulla manutenzione, abbiamo più di mille cantieri aperti, stiamo comprando nuovi treni”. Non si scompone né mostra imbarazzi il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini dopo la giornata di caos nelle stazioni ferroviarie di tutta Italia. Prima di entrare ad un evento nei pressi di Montecitorio, intercettato dai cronisti, Salvini afferma: “Non è possibile che se un operaio alle tre di notte pianta un chiodo nel posto sbagliato, fermi termini e quindi fermi Roma e quindi fermi mezza Italia. Ho chiesto i responsabili perché se qualcuno ha sbagliato e ha rovinato la giornata a migliaia di italiani deve rispondere di questi errori”. Sui ritardi che sono all’ordine del giorno, Salvini assicura: “<i tecnici mi dicono che stanno recuperando anni di mancati investimenti”. Alle opposizioni, furenti, Salvini replica: “Io chiedo ai tecnici, non ci sono io alle centraline, ho chiesto che emergano le responsabilità” e banalizza sulla richiesta di dimissioni: “Le opposizioni le chiedono da due anni perché respiro”.
L’articolo Caos treni, la difesa di Salvini: “Colpa di un chiodo piantato nel posto sbagliato. I responsabili devono pagare” proviene da Il Fatto Quotidiano.