Altra tappa nell’avanzata delleauto elettriche cinesi che minaccia i produttori occidentali. Il lancio della nuova vettura di Xiaomi è un successo. Nelle prime 24 ore dal debutto sul mercato cinese, gli ordini della SU7 sono stati quasi 90 mila, ossia è già stata prenotata quasi tutta la produzione annuale. Il prezzo è molto competitivo, tale da garantire un risparmio di oltre 4mila dollari rispetto alla rivale Tesla Model 3. La Su7 con batteria da 60 kWh viene venduta a poco meno di 28mila euro. La macchina è costruita a Pechino e la versione top di gamma monta una batteria da 101 kWh e 663 CV di potenza, con un’autonomia dichiarata di circa 800 km.
Il successo della Su7 ha spinto i titoli del gruppo Xiaomi, produttore estremamente diversificato, in rialzo di oltre l’8% con un incremento di capitalizzazione di 7,6 miliardi di dollari. L’azienda cinese, che ricava la maggior parte dei ricavi da 37,5 miliardi di dollari dagli smartphone, ha ora una valutazione di 55,2 miliardi di dollari, superiore a quella delle tradizionali case automobilistiche statunitensi General Motors e Ford, rispettivamente di 52,4 e 53,1 miliardi. Xiaomi ha investito circa 10 miliardi di dollari per ritagliarsi uno spazio nel mercato delle vetture elettriche. Per la progettazione dell’auto, Xiaomi ha assunto il designer della BMW AG Tianyuan Li e ha ottenuto la consulenza del veterano del settore Chris Bangle. Il programma Cina 2025 del governo cinese include l’auto elettrica tra i settori sui cui puntare con l’intenzione di conquistare la leadership globale. Nel 2023 la Cina è diventata il primo esportatore al mondo di auto, superando il Giappone.
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