“Sono veramente contento, ancor più della vittoria degli Australian Open. Jannik Sinner li ha messi tutti in fila, non ho visto Kyrgios… In campo ha dato una lezione a tutti”. Raggiante, orgoglioso e scatenato: questo è Angelo Binaghi quando si presenta ai microfoni della sua tv, Supertennis, dopo che per la prima volta nella storia un italiano ha vinto gli Us Open. Per il presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel è l’apice del trionfo, forse ancor più della Coppa Davis: completa una stagione di successi inediti per la racchetta azzurra, cominciata proprio a Malaga, passata per gli altri Slam, per le Olimpiadi e culminati con New York. Un evento per di più trasmesso in chiaro dalla televisione voluta da Binaghi e gestita dalla Federazione. L’apoteosi.
Binaghi gonfia il petto e si coccola il campione che sta rivoluzionando la dimensione del tennis italiano. Per questo attacca in primis Nick Kyrgios, l’australiano che più di tutti ha polemizzato per il caso di doping che ha colpito l’azzurro. Ma il presidente della Federtennis ne ha per tutti. Stuzzica ad esempio anche Carlos Alcaraz: “Sinner ha vinto due Slam su quattro, gli altri due li ha giocati con un macigno nascosto che abbiamo conosciuto solo adesso. Alcaraz ha vinto gli altri due Slam, lo aspettiamo alle Finals…”. Insomma, Torino sarà “la resa dei conti” tra i due rivali: questo dice Binaghi. Furbissimo per due motivi: sponsorizza il grande evento che si giocherà in Italia e invita lo spagnolo a sfidare Sinner nel terreno a lui più sfavorevole.
Il presidente della Federtennis poi torna a lodare il suo movimento: “Siamo entrati in una nuova era, i numeri dicono che questa sarà l’era dell’Italia – prosegue – L’era di Sinner, Musetti, Berrettini e tutti gli altri ragazzi. Ci dobbiamo godere quest’era che sta arrivando di enormi soddisfazioni che non so neanche se meritiamo. L’unica soddisfazione che manca è vincere un grande torneo in Italia, gli Internazionali d’Italia o le Atp Finals“. Ecco il riferimento a Torino che ritorna. Ma non manca nemmeno una battuta rivolta al presidente del Coni, Giovanni Malagò. “Ho dovuto spegnare il cellulare perché sono inondato di messaggi del presidente Malagò”, ha detto scherzando Binaghi. Probabilmente un riferimento allo screzio che ci fu dopo la vittoria della Davis, quando Binaghi accusò il presidente del Coni di non essersi congratulato con il tennis italiano. Che tra i due non scorra buon sangue non è certo una novità.
L’articolo Binaghi ne ha per tutti: “Sinner li ha messi in fila, non ho visto Kyrgios. Alcaraz? Alle Finals la resa dei conti”. E poi la battuta su Malagò proviene da Il Fatto Quotidiano.