Otto anni fa, per la prima volta, hanno aperto le porte di aziende, laboratori e atelier al grande pubblico, con l’obiettivo di raccontare il backstage, i segreti e le bellezze della moda italiana. Oggi è l’appuntamento fisso del terzo weekend di ottobre. Sì, perché ApritiModa, l’evento nato da un’idea della giornalista Cinzia Sasso, torna, per l’ottavo anno consecutivo, a raccontare chi ogni giorno lavora per far sì che si mantenga alta la fama del Made in Italy nel mondo. Appuntamento, dunque, al 19-20 ottobre, quando curiosi e appassionati potranno assistere a tutto quello che, di solito, non è possibile vedere: i luoghi dove il pensiero si trasforma in realtà, la stoffa in arte e il mestiere è un savoir faire italiano invidiato in tutto il mondo. Da Armani, che presenterà una collezione permanente all’interno degli iconici Silos, a Dolce&Gabbana, che aprirà le porte della sua Casa in via Broggi per svelare i segreti, le ispirazioni e l’eccellenza artigianale che si celano dietro le sue collezioni. L’evento, così, diventa un viaggio alla scoperta di un mondo solitamente chiuso a chiunque ne sia estraneo.
Quest’anno si consolida il legame tra la moda e lo sport con la presenza del marchio Fila. Il brand di Trivero Tamellino aprirà a Biella uno spazio che ripercorre le tappe dell’evoluzione dell’azienda, i traguardi e le tute dei campioni, le collaborazioni con l’alta moda. Un archivio imponente, da oltre 40mila pezzi, che assume le sembianze di un museo tutto da scoprire. Ma la vera chicca, come sempre, è la possibilità di conoscere i laboratori, quelli piccoli, fautori di una cultura ancora artigianale: a Milano, l’ombrellificio Maglia, il guantaio napoletano Omega, la Sartoria Litrico, a Roma, ne sono solo alcuni esempi. O anche Lineapelle – Unic, che sarà presente nel capoluogo lombardo con un’iniziativa unica nel suo genere: i partecipanti potranno realizzare piccoli oggetti utilizzando scarti della pelle messi a loro disposizione. E anche il Gruppo OTB di Renzo Rosso, che quest’anno aprirà tre delle proprie sedi venete: il laboratorio dedicato alla maglieria di Staff International, l’hub produttivo dove vengono realizzate le collezioni dei brand del gruppo e Stephen, lo storico calzaturificio specializzato in calzature di lusso.
A queste aziende, già presenti nelle scorse edizioni, si aggiungono le new entry. Parliamo di Fortuny, marchio rinomato per le collezioni tessili realizzate con gli stessi materiali, metodi e macchinari concepiti dal fondatore, Mariano Fortuny, agli inizi del ‘900, e installati nella storica manifattura della Giudecca, a Venezia. Per l’occasione, il direttore artistico, e Compasso d’Oro nel 2021 e 2023, Alberto Torsello, aprirà le porte dello showroom, che racchiude i tessuti realizzati secondo i disegni e le tecniche originali, della Palazzina, dove si vivrà un’esperienza unica tra prodotti e opere d’arte, e del giardino, la gemma nascosta della Giudecca.
E ci sarà anche il Gruppo Barilla, tra gli insospettabili di quest’annata, ma pronto a sfoderare il pezzo da 90: saranno esposti, infatti, per la prima volta, sei dei preziosi abiti indossati da Mina nei caroselli diretti da Piero Gherardi tra il ’66 e il 67′. Un viaggio tra le piume, gli strascichi e i corpetti che hanno scritto la storia della musica, della televisione e della moda italiana. A Pedrignano, in provincia di Parma, l’headquarter del Gruppo si aprirà in un’incredibile esperienza multisensoriale dove la moda si fonde con la tradizione secolare della pasta nostrana.
Al Sud, fa il suo ingresso nella manifestazione della moda Made in Italy Barbarulo 1894 Napoli, la cui passione si è tramandata da generazioni in generazione. Una storia che oggi è arricchita da un continuo processo di ricerca per modificare e contemporaneamente stravolgere quei 15 millimetri a disposizione. E che sarà mostrata al pubblico: dal celebre gemello bottone a quello realizzato con i tessuti delle giacche indossate da Toni Servillo nel film premio Oscar La Grande Bellezza di Paolo Sorrentino, fino anche alle creazioni ispirate all’arte e i pezzi unici da collezione.
L’evento, infine, ha il patrocinio del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Ministero della Cultura, Comune di Milano, Fai – Fondo per l’Ambiente Italiano e Fondazione Altagamma. “Siamo sempre felici dell’affetto con cui ogni anno il pubblico accoglie ApritiModa decretandone il successo – ha dichiarato Cinzia Sasso -. Siamo passati dai 14 luoghi aperti del 2017 ai 100 dello scorso anno, che ha visto la partecipazione di 20mila visitatori“. Non resta dunque che prepararsi ad un weekend all’insegna della moda italiana prenotando la propria visita dal sito ufficiale di ApritiModa.
L’articolo ApritiModa, un weekend tra atelier di moda e laboratori del Made in Italy: ecco gli appuntamenti in programma proviene da Il Fatto Quotidiano.