Il mondo della letteratura piange Alice Munro. La scrittrice canadese, premio Nobel nel 2013, è morta all’età di 92 anni. Munro (Wingham, 10 luglio 1931) era considerata la più importante autrice canadese contemporanea. La scrittrice è diventata famosa soprattutto grazie alla narrativa breve. L’Accademia reale svedese nella motivazione del premio l’aveva definita la scrittrice canadese “maestra del racconto contemporaneo”. Munro ha pubblicato diverse raccolte di racconti, tra cui si ricordano Il sogno di mia madre, In fuga, La vista da Castle Rock, che le sono valsi premi e plausi della critica. Il Nobel era il coronamento della sua carriera.
La penna dell’intellettuale è conosciuta in tutto il mondo per il suo stile narrativo, caratterizzato da chiarezza e realismo psicologico. Al centro delle sue opere, in gran parte ambientate nel Southwestern Ontario, vi sono sempre le relazioni umane lette attraverso la ‘normalità’ della vita quotidiana. È stata spesso paragonata ad Anton Cechov per la sua capacità di documentare in modo accurato ma clemente le lotte interiori dello spirito umano.
I suoi racconti, che partono dalla vita quotidiana per scandagliare in profondità la vita interiore dei suoi personaggi, prendono spunto dalla sua giovinezza a Wingham, cittadina conservatrice ad ovest di Toronto dove è cresciuta, e dai cambiamenti intercorsi con la rivoluzione sociale degli anni Sessanta, un periodo che in un’intervista ad AP del 2003 ha definito “Meraviglioso, perché – aveva raccontato – essendo nata nel 1931 ero un po’ vecchia, ma non troppo vecchia, e donne come me dopo un paio di anni indossavano minigonne e si divertivano”.
Pubblicò la sua prima novella, The Dimensions of a Shadow, mentre era studentessa all’University of Western Ontario nel 1950. Specializzata in giornalismo, era ancora studentessa quando aveva venduto una storia alla radio BC in Canada. Aveva lasciato il college per sposare un compagno di studi, James Munro: insieme si sono trasferiti prima a Vancouver poi a Victoria, e con lui ha avuto tre figli, diventando casalinga a tempo pieno. Trentenne, aveva una forma di depressione tale da riuscire a malapena a scrivere una frase completa. La sua fortuna era stata aprire una libreria insieme al marito, nel 1963 a Victoria. Stimolata da qualsiasi cosa, dalle conversazioni con gli adulti alle compilazioni delle fatture, il talento narrativo di Munro è riemerso mentre il suo matrimonio collassava. La prima raccolta di racconti di Alice Munro, La danza delle ombre felici del 1968 riscosse ampi consensi di critica e vinse il Governor General’s Award, il più importante premio letterario canadese. Nel 1976 si era poi risposata con il geografo Feralf Fremlin, trasferendosi in una fattoria nella città di Clinton.
L’articolo Alice Munro morta, addio alla scrittrice premio Nobel per la Letteratura 2013. “Maestra del racconto contemporaneo” proviene da Il Fatto Quotidiano.